FLORA e FAUNA DEL GEOSITO TSAILLEUN

 

Saint-Vincent

 

La storia della Terra e delle rocce andrebbe studiata facendo ampio ricorso ad uscite in campo, perché altrimenti rischia di diventare noiosa.

Ecco allora che un breve percorso a piedi, allestito a Saint-Vincent tra le frazioni di Cillian e Feilley, ci permette di vedere le forze della Natura all’opera, visitando il Geosito “Ponte Romano – Tsailleun”.

Si tratta di una eccezionale concentrazione di natura, storia e civiltà alpina nella suggestione delle Gole di Montjovet.

 

Nel corso della lezione vengono illustrati gli aspetti faunistici e botanici dell’area e illustrate le peculiarità geologiche.

Al termine della visita è possibile pranzare nei ristoranti dei dintorni per degustare piatti e prodotti tipici del territorio.

 

IL PAESAGGIO

Su una superficie affiorante, abrasa dall’antico ghiacciaio, si riconoscono le pieghe della roccia e, sovrimpresse, le strie glaciali rettilinee.

Dal geosito si possono osservare in modo panoramico alcuni fenomeni geomorfologici di notevole interesse per la storia geologica più recente della regione.

  • Le frane del versante opposto, tra cui quella spettacolare di Rodoz che causò lo sbarramento della Dora Baltea e la formazione di un lago, oggi scomparso, che riempiva il centro della vallata fino a Nus e forse oltre.
  • I massi erratici lasciati dal ghiacciaio balteo nel corso dei suoi movimenti
  • Le incisioni rupestri sulle rocce del Mont des Fourches, poco a valle del Geosito;
  • La viabilità medievale tracciata più in basso, attraverso le Gole di Montjovet, con bivio alternativo verso il castello di Ussel tramite il Ponte delle Capre;
  • Quattro castelli medievali - Chenal, Saint-Germain, Ussel e Cly – spesso costruiti sui rilievi rocciosi formati dai movimenti geologici.

 

LA FLORA

Se la lezione viene effettuata in primavera, da aprile a giugno, è possibile ammirare anche specie interessanti, quali:

 

  • orchidee selvatiche xero-termofile;
  • almeno due specie di orobanche, parassite di Artemisia campestris;
  • spettacolari fioriture di Alyssum argenteum;
  • Notholaena marantae, rara felce anch’essa legata a substrati acidi
  • abbondanti fioriture primaverili di specie molto belle e interessanti, come Pulsatilla montana, Corydalis solida, Silene armeria, Muscari comosum.

LA FAUNA

 

Data la panoramicità del luogo, spesso è possibile osservare diverse specie di rapaci, dalla poiana al falco pellegrino al biancone, nonché le specie tipiche dei boschi termofili di latifoglie, per sempio le cince, i fringuelli, i frosoni eccetera.

 

COSTI

 

  • accompagnamento: fino a 6 persone 150 Euro, dopo 15 Euro/testa;
  • pasti: al sacco.

PROGRAMMA DI MASSIMA

Arrivo ad Aosta con mezzo proprio (vedere oltre);

ritrovo davanti alla stazione ferroviaria e raggiungimento della localita’ con bus;

escursione con pranzo al sacco;

rientro ad Aosta entro le ore 18.

 

ACCESSIBILITA’ E SERVIZI

disabili: SI con adeguata attrezzatura e su percorsi facilitati

non vedenti: SI

animali: SI al guinzaglio

toilettes: NO, gratuite

fotografie: SI

 

ACCESSO

Provenendo da Torino-Ivrea: S.S. 26, bivio per Saint Vincent. Provenendo dall’autostrada A5, casello di Châtillon, o da Monte Bianco-Aosta: uscita di Saint Vincent verso Est.
Trasporti pubblici: fermata autobus Pont-Saint-Martin – Aosta e navetta dalla Stazione Ferroviaria di Châtillon.
Stazionamento: ampio parcheggio con giardino presso il Ponte Romano.
Coordinate Gps: N 45°44.423 – E 07°39.678
Periodo consigliato: da marzo a novembre (inverno solo mattino).

 

LA LEZIONI SI EFFETTUA ANCHE IN CASO DI NEVE o PIOGGIA

 

Ringraziamenti

Ringrazio l’amico Francesco Prinetti, cui si devono le informazioni di carattere geologico di questa proposta e delle belle foto.